Berlino (Berlin), 19 giugno 2018
no justice – no peace
free Isa
Martedì una settimana fa abbiamo incendiato l’auto di una secondina che abita nel quartiere nord di Friedrichshain (Huebner Strasse). Sotto il testo trovate le immagini della sua BMW incandescente. Si sentiva al sicuro. Il nostro incendio era fatto apposta per non attaccare altre auto.Isa è carcerato e vigilato da mesi ormai da secondinx per umanx nel carcere di Moabit e il 2 luglio inizia il processo contro di lui. (il trad.: È scarcerato da qualche giorno!)
Le valutazioni giuridiche del suo gruppo di solidarietà e le accuse della procura non ci interessano. Vogliamo, invece, fare un piccolo piacere a tuttx lx prigionierx che non si piegano, anche a Thomas, Lisa, Nero e a tuttx di cui non sappiamo il nome.Ora, la secondina impara a scoprire la solidarietà. Finora la solidarietà non aveva posto nella sua vita. Oggi arriva come vendetta ma anche come lezione che può imparare dando fine alla sua attività crudele. La sua anonimia ora è finita e tuttx possono sapere quale sia il di lei vicinato quotidiano.
Noi abbiamo la solidarietà come amore che supera i muri. Perciò usatela e spesso. Ma utilizzate gli attacchi alla società carceraria anche come mezzo tattico per costruire una forza nella società. Lo Stato come nemico materializzato deve essere respinto nella lotta per il quartiere, come stanno tentando di fare lx nostrx amicx nella Rigaer Strasse.
Saluti solidali a Isa e ax compas di prigione.Saluti solidali anche a chi che nelle stesse notti hanno inscenato un fuoco pirotecnico per sabotare la società della sorveglianza bruciando delle auto di Telekom e delle ferrovie e un traliccio radio degli sbirri.
Lotta a tutti i livelli!
Fonte: Indymedia, trad mc