Berlino (Berlin), 5 novembre 2020
Niente sentenza senza di noi! Attentato alla polizia federale per lx tre della panchina del parco.
Ad Amburgo il processo dex tre compa accusatx di aver pianificato un incendio doloso (parkbanksolidarity.blackblogs.org) oggi terminerà con una sentenza. Ormai da quasi 15 mesi lo Stato tiene in galera due di loro e una in „Libertà“ vigilata, come ostaggi del perenne convincimento delle autorità di poter educare tuttx con condanne esemplari contro pochx. Per questo ci consideriamo sul banco dex accusatx insieme ax compas di Amburgo e mentre il tribunale e la procura dormivano il buon sonno della superbia, noi abbiamo messo in atto la nostra complicità.
Difendere la pratica militante
Quando nel mese di luglio dell’anno passato scattarono le manette, gli sbirri credevano ancora di aver fatto un colpo rilevante contro i gruppi militanti ad Amburgo e forse anche oltre. N’erano tanto certi che non vedevano l’ora di condividere i loro fascicoli e il loro piacere con la stampa. Ma nel frattempo da parte dei nostri nemici è tornato un silenzio quasi totale, non per ultimo per il fatto che, di nuovo, nemmeno davanti al proprio tribunale riuscirono a mantenere l’iniziale monopolio dell’interpretazione.
Qui però non vogliamo continuare ad occuparci del livello giuridico – senza disprezzare il lavoro fatto –, ce ne mancherebbe anche la conoscenza necessaria. Vogliamo invece parlare del perché è inclusa nella nostra rivendicazione di solidarietà – oltre l’essenziale come il sostegno emotivo, sociale e finanziario dex interessatx – anche l’esecuzione d’azioni dirette.
Per quanto la giustizia si sforza di presentare i propri processi penali come qualcosa che s’occupa esclusivamente della colpa personale d’individui, il contenuto politico non solo nei procedimenti §129 è difficilmente occultabile. Come l’azione militante o illegalizzata nasce da un conflitto sociale, così, naturalmente, anche la reazione dello Stato raffigura questi conflitti. Perché la nostra solidarietà dovrebbe venire meno a questo fatto? Dev’essere chiaro che ad ogni arresto, ogni demo smantellata, ogni osservazione e campagna di diffamazione alla fine si pone la questione se lo Stato riesce a far retrocedere le idee e le azioni antagoniste oppure, appunto, no. Visto che non abbiamo intenzione di arrenderci, faremo tutto il nostro possibile affinché i tentativi di disgregazione dello Stato cadano nel vuoto.
— Difendiamo il fatto accusato e le nostre idee – politicamente, pubblicamente, praticamente —
O Elbchaussee, l’occupazione di un bosco o un’auto Vonovia in fiamme: Non c’è di che pentirsi o scusarsi. Un’azione non diventa malvagia per il fatto che non riesca o che gli sbirri in seguito tentino di carcerare della gente per questo. Le motivazioni e la necessità della pratica militante non cambiano e di conseguenza continueremo a propagarle in tal senso. Se dovesse esserci una critica alle azioni, allora per favore rivolgetela al movimento in lotta e non alla stampa o alla borghesia.
— Lx prigionierx e lx illegali fanno parte delle nostre lotte —
Gran parte di noi che ha deciso di considerare la pratica militante come parte di un movimento emancipatorio, prima o poi avrà forse affrontato il fatto che la galera può essere una delle conseguenze di tale scelta. Tantx di noi probabilmente lo devono ancora fare. Ma uguale se la bottiglia lanciata nella prima demo ha forse colpito meglio del previsto, o se compas degli ex-gruppi armati vivono nell’illegalità: Noi la nostra gente non la dimentichiamo! Premessa la serietà di tutto quel che intraprendiamo, non esiste persona che perde il proprio spirito ribelle davanti alle porte di una galera. Qual’è la ragione per cui noi qui fuori non dovremmo continuare la lotta insieme a loro?
— Le lotte in atto vanno continuate e nel migliore dei casi acuite —
Gli sbirri fanno razzie nelle librerie e nei punti info per dei manifesti o giornali? Una buona ragione per ristampare e diffondere copiosamente il tutto. Nella foresta di Hambach delle persone sono carcerate causa le loro proteste contro gli interessi di gruppo e di partito? Allora è ora di andare nella casa vuota sull’albero o esaminare nella propria città se l’una o l’altra vettura commerciale demolita non potesse contribuire al danno economico.
Ad Amburgo l’8 luglio tre compas sono arrestatx dagli sbirri perché avrebbero avuto l’intenzione di compiere vari attentati incendiari per l’anniversario del G20? All’incirca pensavamo…
Attentato incendiario alla polizia federale nell’aeroporto di Tegel
Entro pochi giorni, l’aeroporto Berlino Tegel sarà storia per il normale flusso di persone. Nelle ultime settimane potevamo leggere ovunque delle narrazioni nostalgiche e di bei ricordi che legherebbero tantx Berlinesx a quest’aeroporto. Ricordi, le cui origini saranno piuttosto il colore della pelle corretto e relativo passaporto. Per tuttx fornitx da questo mondo con premesse meno privilegiate, le esperienze con Tegel saranno un tantino diverse. Nel migliore dei casi si riducono al muso dello sbirro che per ragioni solo per caso razziste dubitava dell’autenticità del proprio passaporto, ma in ben troppi casi, la vista su Tegel era l’ultima dall’aereo per l’espulsione. E come Tegel, anche ogni altro aeroporto tedesco è una bastione di cemento e di asfalto del regime di frontiera europeo. Non c’è volo internazionale in arrivo senza espulsore a tempo pieno della polizia criminale o federale che con istinto sbirresco scruta alla ricerca di cappelli neri o pelle scura.
Istinto sbirresco sarà anche stato quando decisero quanto dovrebbe essere alto il recinto che protegge il loro commissariato ai bordi della pista di rullaggio. Beh, non era alto abbastanza.
Pensando ax tre compas di Amburgo piazzavamo vari ordigni incendiari sotto le vetture parcheggiate davanti alloro edificio. Il fuoco risultante secondo la stampa distruggeva 5 delle loro auto di servizio, delle quali non tutte erano contrassegnate come tali. Che a quanto pare bruciarono inoltre due carrette private dei porci ci fa, naturalmente – perfidx come siamo – particolarmente piacere.
Libertà e fortuna per lx compas prigionierx!
autonome gruppen
Source: Kontrapolis (Tor), trad. mc