Lipsia (Leipzig), 9 agosto 2016
Da alcuni mesi è in atto una campagna d’immagine della catena di negozi bio „Biomare“ a Lipsia che si considera alternativa al capitalismo il caro-acquisto di viveri regionali nei negozi dovrebbe aontribuire ad un mondo migliore visto che „smuoverebbe molto di più che, scontenti, puntare il dito su altri, sul sistema, sullo Stato o sul capitalismo“. L’appello a più „organizzazione indipendente“ sarà anche giusto, solo che BioMare si attiene alle regole del gioco capitalista e sia negando ogni rapporto di classe con il solito discorso del „dialogo“ sia sottacendo i privilegi del tipico ceto dei clienti (medio-alto con finanze abbondanti) in più le favorisce. Così sì che si può discutere comodamente sul mondo migliore delle spese.
Alcunx trovarono la campagna altrettanto vomitevole come noi e alcuni giorni fa rompevano i vetri di una filiale. Ma la rivendicazione era breve e scarsa. Secondo noi una dichiarazione più esaustiva sarebbe stata più sensata. Dopo, il dirigente di BioMare attaccava alcuni manifesti e sosteneva la cavolata borghese tipi „Chi lancia le pietre non ha argomenti“. A questa idioza abbiamo risposto anche noi con dei manifesti.
Fonte: Linksunten